Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese
Viale Fiorello La Guardia, Roma Ingresso gratuito
19 gennaio – 26 marzo 2017
Sono trascorsi cinquant’anni dall’esplosione di due fondamentali fenomeni dell’avanguardia architettonica, esorditi in un’epoca carica di cambiamenti, rivoluzioni e speranze. I Metabolisti in Giappone e i Radicali in Italia, seppur in contesti assai diversi per cultura e tradizione, hanno seguito percorsi di ricerca paralleli, condividendo temi di indagine, strumenti, linguaggi e producendo straordinari effetti sull’architettura contemporanea. Dal 19 gennaio prossimo una mostra al Museo Carlo Bilotti di Roma propone al pubblico un inedito percorso attraverso le opere prodotte in questo singolare contesto. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La ricerca di un controllo dell’ambiente a qualsiasi scala di intervento progettuale, la volontà di ridefinire il futuro ruolo della società attraverso la tecnologia, lo sviluppo di nuove ipotesi per abitare il pianeta: le spregiudicate sperimentazioni architettoniche che si sono sviluppate in Giappone e in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta sono al centro del confronto proposto dalla mostra “Architettura Invisibile” che aprirà al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, a Roma, il prossimo 19 gennaio e che resterà aperta fino al 26 marzo 2017. Organizzata dalla Fondazione Italia Giappone, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dall’Istituto di Cultura Giapponese – Japan Foundation, la mostra è parte del programma delle celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.